Mentre
comincia poco a poco ad albeggiare, la transizione alla scena successiva si
apre con 22 battute in tempo assai
tranquillo, sull’accordo tenuto da tre tromboni (incluso quello
contrabbasso): una triade di FA# maggiore che convive per quattro battute con
il MI del primo trombone, in uscita dal tema dell’Enigma. I violoncelli hanno
contemporaneamente cominciato ad esporre un sommesso ed arcano recitativo che
sale dal FA# grave al DO# sopra il rigo, per poi degradare a dente di sega e
finalmente stabilizzarsi sul FA#.
E
sul FA# (per loro enarmonicamente SOLb) i corni, in tre battute, espongono un
motivo che fra pochissimo si farà perfettamente riconoscere, ma che già ci
ricorda qualcosa: tonica-dominante-mediante-tonica…
Ancora
i violoncelli ripropongono il loro recitativo, stavolta partendo da una terza
sopra (LA#) e poi lo sviluppano ampiamente, modulando a SOL minore, fino a
disegnare un inciso che viene da lontano: dal tema della fuga, che sappiamo mutare,
in maggiore, in quello dell’amore. Ecco: mentre l’alba è sempre più chiara e i
bagliori del fuoco di Loge si fanno sempre più deboli, ci stiamo forse
inoltrando all’interno della caverna nella roccia dove ancora dormono due
innamorati, Siegfried e Brünnhilde?
La
conferma ci arriva subito dai corni che, in SIb maggiore, espongono ora
compiutamente quel motivo soltanto abbozzato poco prima (in SOLb), il tema dell’Eroismo di Siegfried, che altro non è se
non quello del Grido del fanciullo della
foresta riccamente armonizzato e caratterizzato da un tempo assai più
sostenuto.
Immediatamente
lo segue, nel primo clarinetto, contrappuntato dal clarinetto basso, un nuovo
motivo, questo davvero mai udito in precedenza: è Brünnhilde non più Valchiria, o Brünnhilde
donna, se più ci piace! Insomma, a noi sembra quasi di vedere i due giovani
aprire gli occhi, l’una dopo l’altro, e stiracchiarsi come ogni comune mortale
al risveglio dopo una notte indimenticabile!(1)
Ed
è incredibile come i due motivi, esposti qui in stretta sequenza, ci appaiano
quasi come un’unità indivisibile, il secondo come una logica e consequenziale
risposta al primo: ecco la mirabile sintesi musicale della perfetta unione di
due cuori, di due anime innamorate!
È
il nuovo tema di Brünnhilde a prendere ora decisamente il sopravvento, in MIb, con
il suo caratteristico piglio: sottodominante (LAb), gruppetto rovesciato attorno alla stessa (SOL-LAb-SIb-LAb), salto
in alto alla sopratonica (FA)(2), poi giù alla sesta (DO), ancora su alla
tonica (MIb) e - attenzione! - giù alla sopratonica (FA), con quall’intervallo
di settima discendente che quasi ossessivamente ci ricorda l’amore coniugale (Fricka, nel Rheingold)
ma prima ancora l’Amore maledetto da
Alberich! Oh sì, perchè anche l’amore di Brünnhilde e Siegfried, essendo ormai contaminato
dall’Anello, è destinato a fare una brutta fine, come dovremo purtroppo constatare
fra… poche ore. E non è senza significato che il fosco presentimento indotto da
quell’intervallo di settima discendente emani dal tema di Brünnhilde: perché in
fin dei conti sarà lei a lasciarsi corrompere dal potere dell’Anello, assai
prima che Siegfried venga corrotto da Hagen&C!(3)
Su
un sempre più veloce ripetersi del tema di Brünnhilde, che si slancia continuamente
da punti più alti (sottodominante, poi sesta, poi tonica, infine ancora dalla
sesta superiore) ecco ora – in pieno sole! - Siegfried uscire con la donna dalla
“camera nella roccia”, accompagnato in MIb (dopo SOLb e SIb, a formare una
triade minore…) negli ottoni dal tema
del suo eroismo - adesso esposto davvero con enfasi, retorica e prosopopea
massime - contrappuntato da quello del galoppo delle Valchirie, qui a
identificare però il cavallo Grane(4).
E
qui è arrivato anche il momento di soffermarci a fare qualche considerazione
sui temi che caratterizzano Siegfried.
___
Note:
1. Facciamo
qui una pura e semplice constatazione, senza per carità addentrarci in spinose
quanto scabrose dietrologie: a differenza dell’accoppiamento (una-tantum e per
giunta “sveltino”) di Siegmund e Sieglinde, qui non risulterà che si verifichi
alcun concepimento!
2. Questo
incipit - là parte dalla tonica - viene dritto-dritto dal Rienzi: la stupenda frase che il
protagonista canta all’inizio del V Atto (Du
stärktest mich, du gabst mir hohe Kraft, du liehest
mir erhabne Eigenschaft) che è anche tema fondamentale della famosa
Ouverture. Ma l'origine remota è Weber: Süß entzükt gegen ihm (dal Freischütz).
3. Torneremo ampiamente nel seguito
su tutta la problematica del rapporto di Brünnhilde con l’Anello.
4. Il quadrupede esce, tenuto alla
briglia da Brünnhilde, dalla grotta dove i due giovani hanno trascorso la
notte.
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