Senza
tema di smentita, è questo uno dei nodi più intricati – e una delle vicende più
sconnesse – dell’intero Ring.
Come
abbiamo già rilevato, il personaggio di Hagen figlio di Alberich e pezzo grosso
alla corte ghibicunga (occupandovi una posizione dalla quale poter ordire le
sue trame volte al recupero dell’Anello) è un’invenzione bella e buona (e
geniale!) di Wagner. Diventa quindi abbastanza importante ricostruire le
vicende che hanno portato alla venuta al mondo di questo personaggio.
Hagen
è figlio illegittimo della Regina ghibicunga Grimhilde, moglie del Re, nonchè
capostipite, Gibich. È quindi fratellastro di Gunther e Gutrune, fino a prova
contraria figli legittimi dei due sovrani. Un’affermazione di Gunther ci
notifica che lui è il primogenito, ergo venuto al mondo prima di Hagen.
Ciò
implica che Grimhilde abbia soggiaciuto ad Alberich quando già era moglie di
Gibich e madre, come minimo, di Gunther. Gutrune? Beh, sarebbe ben strano che costei
sia più giovane di Hagen: poichè ciò implicherebbe che costui sia stato
concepito a Gibich vivente, e quindi che il Re, pur cornuto, lo abbia
volentieri accolto come un figlio suo, per poi mettere al mondo una figlia
legittima... cosa davvero bizzarra, se è vero che gli stessi fratelli legittimi
ghibicunghi sanno che Hagen è loro fratellastro e non fratello.
Acquista
con ciò verosimiglianza l’ipotesi che Alberich abbia avuto un rapporto sessuale
prolifico con una Grimhlide vedova di Gibich: ciò renderebbe plausibile che la
madre abbia deciso di ospitare in casa sua il figlio illegittimo, facendolo
accettare ai due figli legittimi avuti in precedenza da Gibich.
Viene
quindi a cadere l’ipotesi che Grimhilde si sia concessa ad Alberich (o sia
stata da lui sforzata) prima di
sposare Gibich, chè ciò implicherebbe che il Re dei Ghibicunghi abbia poi
sposato una ragazza-madre, ospitandone il figlio alla reggia! Non solo, ma come
avrebbe potuto Alberich essere certo che il figlio avuto da quella donna
anonima sarebbe poi diventato un pezzo grosso alla corte ghibicunga, posizione
dalla quale poter tramare per il recupero dell’Anello? No, Alberich deve aver
giaciuto con una Grimhilde già madre dei due fratelli Gunther e Gutrune e verosimilmente
vedova di Gibich, o in presenza di un marito ormai incapace di intendere e di
volere.
I
problemi però arrivano dal quando di
preciso Alberich ha messo incinta Grimhilde.
E
qui dobbiamo tornare alla seconda scena del second’atto di Walküre, poichè è lì che troviamo le – ahinoi, contraddittorie! –
indicazioni sulla data di nascita di Hagen. Dunque Wotan si confessa alla
figlia e la informa, disperato, che Alberich ha di recente messo incinta una
donna (verremo a sapere in Götterdämmerung
- ma Wagner lo aveva già scritto, al momento di stendere Walküre - che la donna è la regina Grimhilde) che gli partorirà un
erede capace di riconquistare l’Anello, con il quale minacciare mortalmente gli
dei. Ciò significa che Hagen ancora deve nascere, ergo ha un’età di pochissimo
superiore a quella dell’or-ora concepito Siegfried.
Wotan
così descrive il fatto: Alberich ha soggiogato
la donna utilizzando l’oro! Questa è
di per sè un’affermazione che contiene una contraddizione in termini: poichè se
il soggiogato si deve intendere come violentato allora non si capisce la
necessità per il nano di impiegare oro e ricchezze, basterebbe appunto il “bewältigt”; ma più ancora: come si spiegherebbe che
una Grimhilde vittima di stupro si porti a casa dai suoi due figli legittimi il
frutto di quella vergogna?
Viceversa,
se soggiogato è da intendersi più
blandamente come plagiato (col che
diviene plausibile l’accettazione del figlio da parte della donna plagiata) allora
di sicuro oro e ricchezze (e magari anche un bell’aspetto) dovevano essere
necessari alla bisogna, ed anche in quantità notevole, dato che la donna da
adescare era una regina, già ricca di suo, mica una popolana qualsiasi. Ma
allora domandiamoci: quando mai Alberich ha avuto la disponibilità di grandi
quantità di oro? Ma perbacco, solo nel periodo intercorso tra la fine della
prima e la metà della terza scena di Rheingold!
(Se poi immaginassimo che Alberich abbia anche impiegato il Tarnhelm per farsi
bello con Grimhilde, trasformandosi in principe azzurro, allora la finestra
temporale si ridurrebbe al brevissimo intervallo intercorso fra l’inizio e la
metà della terza scena della Vigilia!)
Quindi,
nell’ipotesi del plagio (e non dello strupro) avremmo che Hagen, quando Wotan
si confessa con la figlia, dovrebbe essere già nato da almeno 15-16 anni (che
abbiamo accertato essere il tempo minimo-minimo intercorso fra Rheingold e Walküre) altro che essere ancora nella pancia di Grimhilde (oppure,
accipicchia, forse che Grimhilde aveva avuto una gestazione durata lustri?) Il
che avrebbe poi come conseguenza diretta che Gunther e Gutrune (oltre che Hagen
stesso) siano più anziani di Siegfried di almeno 15-20 anni, cosa altrettanto
inverosimile. In più, ciò sarebbe in contrasto con un’altra affermazione fatta
da Wotan poco prima: di aver saputo da Erda, quindi sempre dopo il Rheingold, del
pericolo che Alberich mettesse al mondo un figlio, che quindi non potrebbe
essere già stato concepito durante il
Rheingold medesimo.
Insomma,
qui il nodo è veramente inestricabile, da qualunque parte si rigiri la frittata
si incappa regolarmente in colossali contraddizioni: evidentemente Wotan non ce
la racconta giusta e Wagner, pur di costruirsi una delle travi portanti della
sua immane opera, si deve esser visto costretto ad accettare tali
contraddizioni (o vi sia incappato senza rendersene conto?)
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