Dunque
Gunther e Brünnhilde sbarcano a Gibichheim, accolti festosamente dalla folla,
sempre con un enfatico SIb maggiore che supporta un Inno di saluto, un
motivo marziale puntato (come quello
dei ghibicunghi) assai retorico e pesante, che scende dalla tonica alla sesta
(SOL) per poi tornare al SIb e da qui salire per gradi alla dominante FA: come
si vede, anche questa è musica tipica delle pompose scene dei melodrammoni da
grand-opéra (basta ascoltare il becero accompagnamento dominante-tonica in
timpani e trombone basso per convincersene). Ma a dispetto della generale
allegrezza, la didascalia ci dice che Brünnhilde è palesemente alterata,
sguardo basso e atteggiamento da cane bastonato, altro che emozione per essere
la promessa sposa del Re e la futura Regina! Ma ancor di più è esplicita la
musica che si ode: sullo sfumare dell’Inno, con i suoi dozzinali
rintocchi di timpano (FA-SIb) ecco violini secondi e viole emettere una veloce
terzina attorno al DOb, sulla quale il timbro dolente del clarinetto basso
esala l’attacco del tema - quanto mai intristito - della cavalcata!
Gunther
pare non farci caso e, modulando a REb per poi tornare al SIb, mostra ai suoi
sudditi - con orgoglio pari alla faccia tosta, testimoniata dalla chiusa del
motivo dei ghibicunghi - la conquistata sposa. E i sudditi ripiombano
subito nella loro volgare perorazione dell’Inno di saluto. Adesso
Gunther conduce verso il palazzo, per incontrarvi l’altra coppia di sposi, una Brünnhilde
sempre più mogia e ritrosa, come ci conferma nuovamente lo spezzone di cavalcata
che la segue (in clarinetti e corni). Ma ora ad esso si aggiunge sinistramente
il tema della follia della vendetta (che avevamo ascoltato alla fine del
primo atto, quando Brünnhilde aveva imprecato contro Wotan) poichè è questo il
sentimento che ormai ha invaso la mente della donna e che fra poco diventerà
proprio ossessivo.
Intanto i violini, modulando a SOL maggiore, ci hanno annunciato, attraverso il
grido di nozze, Gutrune e Siegfried che escono dalla reggia per salutare
i... cognati. E qui Gunther, con grande enfasi ed ufficialità, dopo aver
omaggiato l’eroe (che gli ha gentilmente e gratuitamente procurato la superba
sposa...) presenta a tutti, accompagnato dal grido di nozze, le due
coppie che si uniscono in matrimonio: Brünnhilde e Gunther (qui ha modulato al
MIb), Gutrune e… Siegfried! E pronunciando il nome dell’eroe modula
ulteriormente a SI (=DOb) maggiore sul quale udiamo la tromba esplodere il tema
ampliato della spada, come si vede un semitono più basso del naturale
(la corruzione!) Tema che sfocia poi in una tremenda settima diminuita chiusa
dal precipitante motivo di Hagen : e non a caso, poichè quel nome
pronunciato da Gunther ha letteralmente schiantato la povera Brünnhilde.
Solo
ora lei, non credendo alle sue orecchie, alza gli occhi su Siegfried, quasi per
sincerarsi di non avere un’allucinazione: gli archi bassi intanto
l’accompagnano con il tema della follia della vendetta, che ormai
occuperà la sua mente fino a convincerla a condividere la decisione – lo
vedremo nella prossima scena - di sopprimere l’amato, mutatosi in traditore. La
costernazione degli astanti è sottolineata dai tromboni che, pianissimo su
sordi rintocchi di timpano, citano due motivi in sequenza: dapprima quello
dell’enigma del destino e subito dopo quello del Tarnhelm, a
rappresentare precisamente effetto e causa di ciò che sta avvenendo.
Mentre
Siegfried si avvicina a Brünnhilde udiamo in corno inglese e viole il motivo
dell’inganno, subito seguito, nei corni, da quello di Hagen:
ancora una volta un chiaro nesso effetto-causa! Siegfried chiede a Brünnhilde
che cosa la preoccupi, e in orchestra si ode il motivo di Gutrune:
perchè è la scoperta del rapporto fra Siegfried e la principessa ghibicunga che
ha sconvolto la mente di Brünnhilde, incapace di comprendere ciò che sta
davanti ai suoi occhi. Dopo che Siegfried le ha spiegato, da perfetto ebete e
sempre accompagnato dal motivo di Gutrune, che lui impalma la sorella di
Gunther, il quale sposa lei, Brünnhilde sbotta in un’accusa tremenda: io sposa
di Gunther? Tu menti! E tutta l’orchestra esplode in un sinistro accordo seguito
ancora dall’enigma del destino.
Ora
Brünnhilde, sopraffatta dallo sconforto, sta proprio perdendo i sensi, e
crollerebbe al suolo svenuta se Siegfried, che è il più vicino a lei in quel
momento, non la sorreggesse, mentre nel clarinetto risuona il tema di Brünnhilde
donna, con lei, fra le sue braccia, che si chiede come possa Siegfried non
riconoscerla. Il suo tema è poi ripreso dai violoncelli e addirittura cantato
da Siegfried per invocare l’intervento di Gunther a soccorrere la sposa.
In
quel preciso momento Brünnhilde scorge al dito di Siegfried l’Anello! E qui assisteremo
a qualcosa di (letteralmente)
incredibile.
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