Ripercorriamo
ora, osservandola più da vicino, la scena della partenza di Siegfried, che
inizia con uno scambio di battute e successivamente di doni fra i due
innamorati. Come si può facilmente immaginare, Wagner non perderà qui l’occasione
per riproporre temi e motivi legati alla loro recente unione, quindi
provenienti dal Siegfried. Ma non solo da lì, e non solo temi già a noi noti…
E
infatti per intanto di temi ne nasce uno nuovissimo, cosiddetto dell’Amore eroico, dall’incipit che punta decisamente
verso l’alto, per poi ricadere, risalire e scendere ancora; dopo un labile
accenno nell’oboe, fa la sua prima piena comparsa nello stesso strumento
raddoppiando la voce di Brünnhilde, che ha appena invitato Siegfried a nuove
imprese, ma con un vago fondo di rimpianto: “Ein
einzig' Sorgen lässt mich säumen: dass dir zu wenig mein Wert gewann!“ (Un solo affanno mi fa esitante che a te troppo poco è valso
il mio valore!) Qui il tema è in SIb maggiore, sale con due crome dalla
sopratonica aumentata (DO#-RE) alla sesta (SOL), poi dal FA cade con una
terzina (RE-SIb-LA) alla sesta sottostante (SOL); da qui risale alla
sottodominante superiore (FA) quindi torna alla tonica passando per sopratonica
e sensibile (DO-LA-SIb). È un tema dall’andamento spavaldo, ma allo stesso
tempo appassionato, proprio come si addice ad un eroe innamorato!
Brünnhilde
prosegue: ti ho dato tutta la mia sapienza – qui
l’atmosfera assume la sacralità e l’arcano delle armonie di Wotan - mentre tu
mi hai estirpato il femmineo ceppo della mia forza, e lo canta mentre oboe e
corno inglese ricordano appropriatamente il meraviglioso Saluto d’amore che
Siegfried le aveva rivolto appena dopo averla risvegliata con un bacio.
Ora io posso solo assecondarti (gönnen) non darti (geben):
Wagner qui usa l’allitterazione che ben rappresenta lo stato di Brünnhilde, che ha recato in dote a
Siegfried la sua sapienza ed ora può soltanto assistere con trepida partecipazione
alle sue nuove gesta eroiche. E non a caso sono i temi di Brünnhilde donna e
dell’Amore eroico (qui in MIb) a sottolineare la sua esternazione.
Le
risponde Siegfried, introdotto dal suo vecchio-nuovo tema dell’Eroismo, ancora
in MIb: credo di non essere stato buon allievo alla tua scuola, e per
sottolineare questa sua, diciamo così, deficienza, canta i versi “wenn dein Lehren mich unbelehret
ließ!“ (se la tua
dottrina mal dotto m'ha lasciato!) ripetendo due volte, un po’ cacofonicamente (sulle
parole Lehren e unbelehret) lo stesso inciso discendente in LAb maggiore
(FA-MIb-DO-SIb-LAb).
Ma
una cosa ho imparato, a pensare a Brünnhilde. E non a caso i due temi che la
fanno da padroni in questa frase sono gli stessi uditi poco prima sulle parole
della donna. In particolare quello dell’Amore eroico passa sul LAb e infine
sfocia nel luminoso DO maggiore, dove ancora la piena orchestra lo ripete,
variato ed arricchito, a preparare la nuova esternazione di Brünnhilde.
La
quale si produce ora in una specie di pro-memoria (di cose da ricordare, cioè)
per l’amato in partenza, che si articola in tre riprese, con due interlocuzioni
di Siegfried quasi identiche alla chiusa della precedente frase. Dapprima gli
chiede di ricordare le sue imprese (e il tema variato e marziale del Grido ne
sottolinea il canto) ultima delle quali l’attraversamento del fuoco: qui ancora
il Grido, passando repentinamente la tonalità da DO a LA maggiore, ricorda
proprio gli attimi della salita attraverso le fiamme, con la seconda
discendente del Canto delle Figlie del
Reno ad evocare Brünnhilde, finchè il tema di
Siegfried esplode in tutta la sua potenza, mentre lui, sempre sul tema
dell’Amore eroico, e salendo al SIb, chiosa: per conquistare Brünnhilde!
Al
che lei apre il secondo passo dei suoi inviti: ricordati della vergine protetta
dallo scudo che tu scopristi uscendo dalle fiamme. Manco a dirlo sono i temi
della Cavalcata e dell’Enigma a rievocare quei momenti, poi il tema di
Siegfried, ancora trionfante, sottolinea l’attimo in cui l’eroe strappò l’elmo
alla dormiente; e lui, ancora e sempre sull’Amore eroico: per risvegliare Brünnhilde!
Ora
la donna ricorda all’amato il patto di fedeltà e di amore che li unisce: è il
suo tema, quello di Brünnhilde donna, che sottolinea l’accorato appello che si
chiude con il ritorno del motivo dell’Amore eroico, sulle parole “Brünnhilde brennt dann ewig heilig dir in der Brust!”
(Brünnhilde allora eterna brucerà a te santamente nel petto!)
Qui,
mentre i due si abbracciano, sorge in orchestra, ancora una volta stupendo ed emozionante,
il tema dell’Eredità del mondo, quasi a suggellare un’unione che sembrerebbe proprio
riservare ai due un radioso futuro e la conquista dei più nobili fra i traguardi.
Ma attenzione ad un particolare, che si cela come sempre nel profondo
significato dei suoni: la tonalità, proprio come era accaduto alle prime note
di questo prologo, non è più il luminoso DO maggiore, ma un abbrunato DOb (!)
Ed
ora, come accade per tradizione in vista di un commiato, arriviamo allo scambio
di regali. Il primo è di Siegfried, che si sfila l’anello dal dito per
consegnarlo alla donna come pegno d’amore, oltre che testimonianza delle di lui
passate gesta. È sempre una variante del tema del Grido a sottolineare il suo canto:
su di essa gli strumentini innestano il tema dell’Anello, poi è quello di
Siegfried che si erge imperioso, al ricordo del valore delle sue imprese. Ancora il tema del Grido (nel corno) e quello
del Drago (questo in fagotti, clarinetto basso e archi bassi) si contrappuntano
al ricordo della lotta con Fafner. Poi Siegfried conclude: “Ora serba tu la sua forza qual pegno sacro della mia
fedeltà!” E un frammento del tema del Canto delle Figlie del
Reno, a ricordarci l'Oro, suggella il suo invito.
Sul
ritorno del relativo tema, Brünnhilde infila al dito l’anello, poi accompagnata
dal tema dell’Amore eroico promette di custodirlo gelosamente(1). In cambio
offre a Siegfried il suo cavallo Grane, pur degradato ormai a normale quadrupede
e privato delle sue prerogative di macchina volante, ma pur sempre obbediente e
fedele. Il motivo della Cavalcata accompagna il suo gesto; ad esso si aggiunge
quello del Grido, poiché ora sarà Siegfried a guidare il destriero a nuove
imprese(2). Non solo, ma Grane porterà sempre a Siegfried il saluto di Brünnhilde
e il segno del suo amore: e non a caso è proprio il motivo dell’Amore tout-court
a intrecciarsi con quello dell’Amore eroico!
Su
quest’ultimo tema Siegfried si lancia in un’autentica iperbole androgina: se per
te soltanto dovrò compiere altre imprese eroiche, cavalcando il tuo destriero e
proteggendomi con il tuo scudo, allora io non son più Siegfried, ma il braccio
di Brünnhilde! E quali temi sottolineano questa esternazione? Quello dell’Amore
eroico, che contrappunta quello della Cavalcata e quello del Grido, prima dell’irrompere,
straordinario quanto inaspettato, del tema della Libertà (anch’esso viene dal Siegfried) proprio sulle parole “nicht Siegfried acht' ich mich mehr” (non più io mi tengo
per Siegfried). E la dichiarazione “solo son io il braccio di Brünnhilde” è
suggellata dal tema dell’Amore eroico, sul quale inizia uno scambio di
effusioni reciproche:
B: Così
tu saresti in uno Siegfried e Brünnhilde?
S: Dove
io sono, s'accolgan ambedue.
B: Deserta,
dunque, la mia sala di roccia?
S: Congiunti
ambedue ci accoglierà.
Sono
i temi dell’Amore eroico e della Libertà a sottolineare questa specie di
delirio dei due. Il tema del Grido adesso prepara la stretta finale del duetto
(Wagner faceva uso a piene mani delle forme
italiane del melodramma, quando ciò gli serviva!)
O
santi dèi(3), esplode Brünnhilde, salendo dalla sesta (DO) al MIb e da qui alla
sottodominante FA, accompagnata dal suo tema adulto; benedicete questa coppia eletta, e i temi della Libertà e
dell’Amore eroico suggellano la sua esternazione.
Adesso i due cantano insieme, come nel finale del Siegfried: Heil
dir, Brünnhilde, prangender Stern! Heil dir, Siegfried, siegendes Licht! Heil,
strahlende Liebe/Leben! È un’orgia sonora, in MIb, che sull’ultimo Heil! va a toccare (sul DO acuto per lei
e il LAb per lui) l’accordo di sottodominante, mentre i due si preparano a… perdersi!
___
Note:
1. Abbiamo già osservato come per Brünnhilde
si tratti di “possesso cosciente” – e quindi sommamente e ineluttabilmente pernicioso
– del prezioso quanto funesto manufatto.
2. Per la verità il povero Grane non
ci farà una gran figura in questa finale tornata del Ring: dapprima si farà
trasportare in barca da Siegfried, poi resterà a poltrire (in una qualche stalla
ghibicunga?) per tutto il tempo. Solo alla fine si riscatterà gettandosi a
corpo morto - e con in groppa nuovamente Brünnhilde, non Siegfried - nel fuoco
purificatore.
3. Brünnhilde qui loda apertamente
la schiatta degli dèi, che alla fine del Siegfried aveva mandato a quel paese!
E che tornerà a rimandare a quel paese fra poco, incontrando Waltraute, per poi
mandare direttamente… all’inferno al termine del Ring. Preoccupanti e sinistri
sintomi di schizofrenia per la nostra Valchiria? O sbadataggine di Wagner, che
si dimenticò di espungere da qui dei versi consoni con la visione della
Siegfrieds Tod, ma incoerenti con quella del Crepuscolo?
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