Dato
che Wagner – avendo preso spunto dalle saghe medievali – ha ambientato la sua
favola non in un inesistente mondo di pura fantasia, ma in luoghi comunque
conosciuti (anche se non individuati con precisione) e dato che ci ha fornito,
nelle didascalie, alcuni indizi più o meno concreti (almeno a livello di punti
cardinali e di tempi d’azione) ecco che qualche ipotesi sulla topologia del
Ring è possibile avanzarla.
Cominciamo
dal posizionare, almeno a grandi linee, il teatro dell’intera azione. Qui
Wagner non ci dà alcun indizio diretto (a parte il Reno, che però, anche a
considerarne soltanto il corso in territorio tedesco misura quasi 800 Km!)
quindi ci possiamo solo appoggiare sulle sue fonti leggendarie e in particolare
sul Nibelungenlied, che ci racconta la storia della parte conclusiva del Ring.
Essa si svolge nel territorio dei Burgundi
e precisamente nei pressi della città di Worms.
Siegfried però arriva a Worms da lontanissimo (quasi dall’Olanda, precisamente
da Xanten) il chè è incompatibile con
i tempi di spostamento che ben conosciamo da Götterdämmerung (Siegfried - ma
anche Gunther, in barca - impiega poche ore ad arrivare a Gibichheim dalla roccia
di Brünnhilde).
E
allora salomonicamente spostiamo lo scenario del Ring più o meno a mezza strada
fra Worms e Xanten, e guarda caso lì ci troviamo un posto che si adatta pure
alle nostre tre Figlie del Reno: Loreley!
Anche il paesaggio, che a sud sarebbe piuttosto piatto, lì presenta sponde del
fiume abbastanza scoscese (adatte quindi ad ospitare il Walhall e la rupe di Brünnhilde)
e foreste in quantità. In più, sono anche luoghi plausibilmente abitati dai
leggendari Nibelunghi... e così possiamo accontentarci.
Ora
occupiamoci degli dei. Quando li scopriamo per la prima volta (seconda scena di
Rheingold) essi ancora non abitano il
Walhall, la cui costruzione è stata proprio in quel momento ultimata dai
Giganti. La loro dimora originaria (possiamo arbitrariamente chiamarla Götterheim, per analogia con Nibelheim,
Riesenheim e Gibichheim, località citate nel testo) si trova su un elevato
pianoro dal quale si scorge il nuovo castello, posto su un picco che si erge al
di là di una profonda valle nella quale scorre il Reno. È quindi del tutto
certo che Götterheim e Walhall stiano su due sponde opposte del fiume e infatti
a congiungerle alla fine di Rheingold
sarà, scavalcando il Reno, il ponte-arcobaleno creato dalla tempesta serotina
scatenata dal colpo di martello di Donner.
Per
stabilire su quale delle due sponde del Reno (destra-orientale o sinistra-occidentale)
si trovi il Walhall abbiamo a disposizione alcune indicazioni purtroppo un
tantino contraddittorie: se prestiamo fede alla didascalìa e alle parole di
Wotan della quarta scena di Rheingold,
dove il castello appare (agli dei che ancora devono salire sul ponte) raggiante
nel più vivo splendore, illuminato dal sole al tramonto, allora dovremmo
concludere che il Walhall stia ad est (quindi sulla riva destra) del Reno.
Peccato che anche al mattino precedente il castello ci fosse stato descritto
come illuminato dal sole nascente. Non resta quindi che una plausibile supposizione:
che il Walhall si trovi a nord-est di Götterheim.
Nibelheim (dimora di Alberich e Nibelunghi).
Deve trovarsi, nelle viscere della terra, quasi sotto al Walhall: infatti Loge
vi guida Wotan (fine della seconda scena del Rheingold) scendendo da Götterheim quasi in verticale in una gola
sulfurea, ma dopo che Wotan ha scartato l’ipotesi di attraversare il Reno (evidentemente
per evitare di incontrarvi le Ninfe).
È
probabile quindi che le labirintiche gallerie sotterranee passino sotto il
fiume e addirittura con esso comunichino, il che deve aver permesso ad Alberich
di arrivare da Nibelheim al fondo del Reno, incontrandovi le ninfe, all’inizio
del Ring.
Riesenheim (dimora dei Giganti) è pure ubicata
ad est del Reno, verosimilmente quasi al di sopra della sotterranea Nibelheim: lo
si deduce dal fatto che i Giganti che da Götterheim vi portano Freia (nella
seconda scena di Rheingold) devono attraversare
a guado il fiume, reggendo la dea sulle spalle.
La rupe di Brünnhilde (dove stazionano anche le Norne). Nel
second’atto di Walküre troviamo Wotan
e Brünnhilde, poi Fricka, su alture rocciose. Una di queste ospita la camera della Valchiria, scavata nella
roccia: in quei pressi lei verosimilmente verrà addormentata dal padre e poi
risvegliata da Siegfried. Sapremo (dal Rheinfahrt)
che da lì si scende per un ripido pendio verso il fiume. Per ipotizzare su
quale riva del Reno si trovi ci aiuta un labile indizio riguardante Hunding.
Dalla cui stamberga stanno fuggendo i due gemelli Wälsi, inseguiti dal padrone
di casa, gemelli che si imbattono in Brünnhilde (che darà a Siegmund la notizia
della sua fine). Orbene, Hunding (lo dice il nome) deve essere un unno, e
quindi la sua dimora collocabile (simbolicamente!) ad est: pertanto anche la
roccia di Brünnhilde è situabile sulla riva destra del Reno, diciamo non troppo
distante dal Walhall.
La
casa (poi incendiata) in cui nacquero e vissero da piccoli i gemelli Siegmund e Sieglinde con Wotan, e il
bosco in cui Siegmund visse col padre
(prima di perderne le tracce) devono essere a portata di cammino dai luoghi di
Hunding (sempre ad est del Reno, quindi).
Ma
ad est del Reno si trova anche Neidhöhle.
La caverna in cui si è rifugiato Fafner, trasformatosi in drago, è situata ad
est della rupe di Brünnhilde. Ce lo dicono le Valchirie, che suggeriscono di
spedirci nei pressi la povera Sieglinde per metterla al sicuro dall’ira di
Wotan. Tuttavia la distanza dalla rupe di Brünnhilde deve essere percorribile a
piedi in poche ore (ciò che farà Siegfried dopo aver ucciso il drago). Ai
margini di quel bosco si trova la stamberga di Mime, dove Siegfried nascerà,
verrà allevato e si forgerà la spada.
Dove
collocare la dimora sotterranea di Erda?
In Rheingold lei emerge a Götterheim
(sponda sinistra) ma poi, in Siegfried,
Wotan la disturba a poca distanza dai piedi della rupe di Brünnhilde (visto che
lì ci incontra subito dopo Siegfried). Sembrerebbe quindi ragionevole
ipotizzare che Erda dorma in grandi profondità al di sotto del Reno, e possa
quindi indifferentemente emergere in prossimità di entrambe le sponde del
fiume. Ciò concorda anche con a presenza delle Norne, figlie sue, sulla sommità
della rupe di Brünnhilde.
Infine,
torniamo a Gibichheim. Che si trovi a
sud rispetto alla rupe di Brünnhilde lo abbiamo ipotizzato già e si può anche
dedurre da un indizio relativo al percorso fluviale di Siegfried, che vi arriva
(provenendo dalla rupe) remando controcorrente (quindi verso sud). Impossibile
dire se la reggia si trovi sulla sponda destra o sinistra del Reno: si può
immaginare convenientemente che si trovi su quella sinistra, cioè ad ovest.
Intanto perchè da lì ci può essere una vista migliore del Walhall (che alla
fine apparirà fra le fiamme) e poi perchè i Burgundi (che nel Nibelungenlied
hanno il posto dei Ghibicunghi) abitavano prevalentemente ad ovest del fiume
(Worms era la loro capitale). Quindi la reggia dei Ghibicunghi starebbe, in
riva al fiume, più o meno ai piedi di Götterheim (nome che abbiamo dato alla
dimora originale – pre-Walhall – degli dei): ciò quadra anche con la presenza
di altari dedicati a Wotan&C sul crinale sovrastante la reggia.
Quanto
allo scenario naturale in cui si apre il terz’atto di Götterdämmerung, viene di conseguenza logico immaginarlo sulla
sponda sinistra del Reno (dalla parte di Gibichheim, visto che il corteggio
funebre di Siegfried non attraversa il fiume).
Infine
sembra ragionevole ipotizzare che il tratto di fiume dove si apre il Ring possa
essere collocato fra le sponde su cui si trovano Götterheim e Nibelheim.
Ecco
quindi un’immaginaria e ultra-schematica carta
topografica dei luoghi del Ring:
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