Ormai
a Siegfried sta tornando completamente la memoria e così ascoltiamo da lui la
terza esternazione dell’Uccellino: il testo è perfettamente identico all’originale
del Siegfried (9 versi) e la musica
(sempre 13 battute) differisce qui soltanto nell’accompagnamento orchestrale, che
ora si arricchisce, sugli ultimi 3 versi (5 battute) dei suoni dei legni in
aggiunta al pedale del corno (manca sempre quello del violoncello).
Il
pennuto ha dato a Siegfried, fattosi triste al pensiero di essere rimasto solo
e senza compagni, la più splendida delle notizie: la più stupenda delle donne lo
aspetta addormentata su un’alta rupe avvolta dalle fiamme: superate le quali,
Brünnhilde sarà sua!
Hagen
non perde un attimo e subito chiede a Siegfried se fece ciò che l’uccellino gli
suggerì: l’inciso del volatile si fa udire negli strumentini e poi nei corni,
ad anticipare il tema dell’Incantesimo
del fuoco, ampio e maestoso, nei fiati, proprio come lo si era udito quando
il ragazzo aveva attraversato per la prima volta le fiamme. Mentre Gunther
ascolta con crescente incredulità e stupore, il tema si libra nei fiati sempre
più in alto, dal LAb al LA naturale, quindi a SIb, raggiungendo infine un RE, dove
i violini primi espongono ripetutamente il tema di Freia: è l’immagine di Brünnhilde addormentata che torna alla mente
di Siegfried.
Il
tema del Sonno, in LA maggiore, sale
ora in orchestra ad evocare quei momenti esaltanti e misteriosi allo stesso
tempo, quando Siegfried scoprì la fanciulla e la ridestò con il suo bacio. E il tema dell’Eredità del mondo e poi la chiusa del Saluto al mondo suggellano maestosamente, in DO maggiore, il ricordo del braccio della ex-Valchiria stretto
attorno al corpo di Siegfried.
Gunther
balza in piedi al colmo del terrore (così la didascalia)(1), mentre in
orchestra sale una sinistra folata di vento: sono due corvi(2) che se ne volano
via da un cespuglio, roteano sopra il capo di Siegfried e si allontanano verso il
Reno. Carognesco, Hagen chiede a Siegfried se comprenda anche il gracchiare di
quei neri volatili; Siegfried si volge verso di loro, dando le spalle a Hagen
che proclama il suo diritto alla vendetta e immediatamente gli pianta la sua
lancia nella schiena. Due temi, orripilanti, si danno qui appuntamento negli ottoni dell'orchestra: la Maledizione (corni
1-2-5-6, tromba bassa e terzo trombone) e la Schiavitù, nella forma che dà veste al Patto di vendetta (corni 3-4 e gli altri due tromboni). Siegfried afferra
con ambo le mani il suo pesante scudo(3) e lo
solleva in alto per calarlo sul capoccione di Hagen, mentre il suo tema si alza
poderoso in orchestra, ma si sfracella su una terrificante settima diminuita,
proprio come il nostro eroe che – mancandogli le forze – rovina di schiena al
suolo, trascinatovi dal peso del suo stesso scudo.
Ecco,
la sentenza di morte è stata eseguita. Ma più che una sentenza, lo sappiamo
bene, si tratta di un vero e proprio omicidio
premeditato, come ci conferma l’inciso dell’Assassinio (doppia semicroma seguita da semicroma-croma) che si
abbatte in orchestra, aprendo la strada al tema della Morte, viscido e rabbrividente come non mai.
___
Note:
1.
Qui abbiamo la prova provata dell’ignoranza di Gunther dei precedenti trascorsi
fra Siegfried e Brünnhilde. Per Hagen, ben lo sappiamo, nessuna sorpresa, anzi:
l’avvicinarsi dell’agognato traguardo!
2. Sono i corvi di Wotan, osservatori delle vicende umane, che ritroveremo poi alla fine del dramma.
3.
Non dimentichiamo che è quello ereditato da Brünnhilde!
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